Mandria

08.12.2011 16:16

Mandria                               Tango 1926     Música: Juan Rodríguez Letra: F. Brancatti-Juan Velich

 
Tome mi poncho... No se aflija...
¡Si hasta el cuchillo se lo presto!
Cite, que en la cancha que usté elija
he de dir y en fija no pondré mal gesto.
Yo con el cabo 'e mi rebenque
tengo 'e sobra pa' cobrarme...
Nunca he sido un maula, ¡se lo juro!
y en ningún apuro me sabré achicar.
Por la mujer, creamé, no lo busqué...
Es la acción que le viché
al varón que en mi rancho cobijé...
Es su maldad
la que hoy me hace sufrir:
Pa' matar o pa' morir
vine a pelear y el hombre ha de cumplir.
Pa' los sotretas de su laya
tengo güen brazo y estoy listo...
Tome... Abaraje si es de agaya,
que el varón que taya
debe estar previsto.
Esta es mi marca y me asujeto.
¡Pa ' qué pelear a un hombre mandria!
Váyase con ella, la cobarde... Dígale que es tarde
pero me cobré.
Prenda il mio "poncho"... non si preoccupi..
Se le presto perfino il coltello!
Sappia, che sul terreno che lei scelga
dirò la mia e certo non sarò sleale.
Io con la testa della mia frusta
ne ho d'avanzo per pagarmi...
Mai sono stato vile, glielo giuro!
Ed in nessun affanno mi tirerò indietro.
Per la donna, credetemi, non l'ho cercato...
E' quello che scoprii faceva
l'uomo cui nel mio rancho diedi rifugio...
E' la sua malvagità
che oggi mi fa soffrire:
Per uccidere o per morire
venni a combattere e l'uomo deve adempiere.
Per i bastardi della sua risma
ho buon braccio e sono pronto
Prenda…. Pari il colpo e se è di quelli che si arrabbiano, l'uomo che sfregia
deve essere previsto.
Questo è il mio segno e mi accontento.
Perché battersi con un uomo senza valore!
Se ne vada con lei, la vigliacca... Le dica ch'è tardi
però il conto è saldato.